Mercoledì 22/10/2014 - Cosa fare per rinunciare all'eredità
E' possibile operare una rinuncia all'eredità, ad esempio se il defunto ha lasciato onerosi debiti per i quali gli eredi sono chiamati a rispondere, seguendo la procedura indicata dalla legge e dal codice civile agli articoli 519/527.
Per presentare la richiesta vi è il limite temporale di 3 mesi dalla data del decesso qualora l'erede sia già in possesso di beni ereditari, in caso contrario vi sono 10 anni per esercitare il diritto all'accettazione o alla rinuncia.
La rinuncia deve riguardare ovviamente l'intera eredità, inoltre, non può essere sottoposta ad una condizione o a un termine, tuttavia è possibile revocare la decisione fino alla prescrizione del diritto all'accettazione che interviene, come ricordato, in 10 anni dall'apertura della successione.
La rinuncia all'eredità, che è opportuno presentare prima della denuncia di successione, va fatta personalmente dall'erede interessato con una dichiarazione redatta dal notaio o dalla Cancelleria del Tribunale Ordinario del circondario competente per la successione, ovvero quello dell'ultimo domicilio della persona deceduta.
Alla dichiarazione di rinuncia vanno, inoltre, allegati: il certificato di morte (in carta semplice), il codice fiscale del defunto e dell'erede che rinuncia, copia di un documento d'identità ed una copia conforme della pubblicazione del testamento (sempre che esista) riportante gli estremi della registrazione.
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